sabato 28 giugno 2014

"Ma il sole respira sotto le onde del mare?"


Ho viaggiato tutta la notte sotto un cielo ricoperto di stelle. I bimbi tranquilli, loro dormono cullatti dal fluir della strada, finalmente mi accosto, il paesaggio lo richiede ed anche il mio copro.
Il brillar dell'acqua come specchio oscurato, d'un tratto si contorna d'una luce argentata. Pian piano infittisce fino ad esser purpurea e gradualmente scarlatta.
Il blu si stinge a fasce come soffuso da un pennello illusosrio ed un raggio arranca come un lungo braccio che dal mare si stacca.
Questa è la nuova alba!
Una vocina impastata mi desta dallo spettacolo che il nuovo giorno mi presta:
"Ma il sole respira sotto le onde del mare?"
Sorrido...
"Il sole si culla con le onde del mare, quando finisce il giorno si nasconde dietro la curva del mondo e poi fa il giro fin ad uscire dal mare, nel frattempo riposa per farci sognare... è presto, vedi, è ancora lì per incantare"

lunedì 24 marzo 2014

E piove... ancora



Cerco silenzi
d’un inverno sgozzato
sotto manti d’ovatta
che di morbido plachi.
Il frastuono fodera
la pace inseguita
maledicendola ai sensi
è così che
ogni abbraccio perisce,
nel senno…
Eppur io risorgo,
tra mille colori
pronto a morir
sotto questo grigiore:
è creder che infondo
esisti calore.
È solo un ruvido cenno
a un bisogno di sole.

giovedì 20 marzo 2014

Sole e Mare ed anche Luna



Sentivo l'acqua che, increspata, ululava nel vento cercando di far trascinare la sua voce fino a chiamare il sole che, quel giorno, non aveva proprio intenzione di tramontare. Se ne stava lì, a chiacchierar con le nuvole, non curante dell'amante che da sotto bramava la sua presenza. E intanto il mare sfogava la sua ira contro gli scogli, che ignari, gli domandavano cosa mai avessero fatto per ricevere così tanta violenza. L'acqua non rispose e imperterrita continuò il suo sbattimento, sperando che potesse richiamare l'attenzione del suo sole. Il tempo però scorreva ed anche la luna cominciava a spazientire, aveva bisogno di brillare ma, con il sole a mezz'aria, non poteva riuscirci, così chiamò dall'alto dove l'ombra cominciava a farsi vedere: "Ehilà? Mio Sole mi sa che ti sei distratto, perchè l'ora incalza, è già il mio turno di nascondere ombre" Mentre l'acqua da sotto pian piano si placava, un po' per stanchezza e un po' per non farsi senitr dalla luna che non doveva sapere, Il sole rispose: "Aspettavo te mia dolce Luna, non potevo scender oltre l'orizzonte, senza riuscire a guardare, almeno per un istante, i tuoi bellissimi occhi...."
"Adulatore bugiardo, mio Sole, mai ti curi dei miei occhi quando dall'altra parte ti svegli ed io tendo la mano per poterti sfiorare..." E intanto arrossì per l'emozione quando il suo raggio si allungò dolcemente per toccarle la punta, e nascose dietro una stella il sorriso beffardo che gli accese lo scherno. E l'acqua da sotto alzò la sua onda per l'indispettita scenetta, lasciando nel vento gli schizzi per accentuar il suo disappunto, il sole abbassò per un attimo lo sguardo, accennando lieve un sorriso, a rinfrancare l'acqua che da sotto sentiva.... Luna mia cara, davvero la mia ora è passata, deve morire il giorno , per lasciar lo spazio al domani che deve nascere, brilla per bene, mia Luna, fatti ammirare, perchè è di notte che l'amore deve sbocciare".... Così dicendo il sole scomparve sotto le onde del mare.... Dove l'amore doveva sbocciare

mercoledì 19 marzo 2014

La vendetta del taciuto

Tace il respiro
che nell'ombra assopisce
conversa a ritroso,
echeggiando
nell'antro dei sensi
disperde le forze
chiamando a gran voce
il saluto che ha perso
e sorride a chi invece
s'è mesto.
Ossuto è
lo spigolo oscuro
dove rintana l'aspro contesto
pronto a balzare
e  a freddo colpire...
Nel buio di notte
a volte compare
s'impadronisce dei sogni
per farti gridare

lunedì 3 marzo 2014

additar senza ragione



Si stringe la gola
sotto colpi funesti
si tinge di rosso
con rumori molesti.
Bramanti fauci
ricolman il vuoto
e intanto s’annoda
giù nel remoto.
Brucia nel fondo
l’ostile rotondo
ansimando sconvolto
l’astio del volto.
Accusan le dita
la rabbia ostentata
si prende la testa
confusa e sbadata.
S’è perso fra voci
da mille illusioni
e vede soltanto
il rombo dei tuoni
Che suonano dentro
quella mente a soqquadro
fino  a fargli
scoppiare il cranio.

sabato 1 marzo 2014

Ho visto il mondo quand'era già tardi






Trascorrevo i miei giorni
sotto un velo di niente
trascinando i miei sogni
dentro al mondo imperfetto.
Coloravo le strade
d’immaginario splendore
solo per non guardare
tutto quel infido
fatto d’un grigio marcio
che non si scopre
almeno fino a quando
non affoghi all'interno.
E’ così che ho inghiottito
tutto lo schifo
che ancora oggi
non ho vomitato.
Lo osservo nell'intimo
senza rinvenire
colori nuovi
da poter usare.
Intanto le viscere
s’annodano al cuore
spremendolo forte
fino a renderlo pietra
fino a renderlo schietto.
Rinchiusa l’essenza
dell’apparente sfumato
s’annaspa nel grezzo
assorbendo rancore.
Trascorro i miei giorni
con lo sguardo schifato
nascondendo i miei sogni
dentro a un petto imperfetto.

giovedì 27 febbraio 2014

Bagaglio



Trascini stanco
pelle ossuta
il resto segue
solcando strade.
Consuma il tempo
e lascia il segno
come inchiostro
sul bianco spento…
Scrivi allor
del tuo bagaglio
rilega i fogli
del tuo guardato
affinché dal profondo
chi può lo legga
e trovi l’essenza
del tuo esser stato.
Nascosto fra righe
di suadenti parole
si riflette comunque
l’aspro rancore.
Lascia che segua
senza farlo cadere
fin quando arrivi il momento
di farlo vedere…
Tramutalo in ali
che voli lontano
Poi riprendi il bagaglio
e ricomincia a viaggiare…